Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Revisione contabile

LA COMMISSIONE PROPONE UNA REVISIONE DELLE REGOLE IN MATERIA DI RESPONSABILITÀ DEGLI AUDITORS


Commissione Europea
http://www.europa.eu.int/comm/index_it.htm



Lo scorso 18 gennaio la Commissione Europea, nella persona del Commissario al mercato interno e ai servizi finanziari, Charlie McCreevy, ha lanciato una consultazione pubblica sull’opportunità di modificare le regole vigenti in materia di responsabilità degli auditors a livello europeo e sulle strategie più adeguate per l’attuazione di tale processo riformatore.


La crescita dei rischi nell’attività di auditing è ormai di dominio pubblico; d’altra parte, l’art. 31 della Direttiva 2006/43/CE, sulla revisione dei bilanci annuali e consolidati, richiede espressamente alla Commissione di presentare un rapporto sugli impatti delle attuali normative nazionali in tema di responsabilità dei revisori sul mercato dei capitali comunitario e sulle condizioni di accesso alla copertura assicurativa da parte dei revisori e delle società di revisione, inclusa un’analisi oggettiva sulle limitazioni di responsabilità.

Nell’ottobre del 2006 la Commissione ha pubblicato i risultati di uno studio condotto dalla London Economics sugli impatti economici del rischio di errori nei processi di revisione contabile.

Nello studio si evidenzia come il funzionamento efficiente del mercato dei capitali in Europa dipenda dalla fiducia che gli investitori ripongono sul sistema di reporting.

Secondo i dati diffusi dalla Commissione, i ricorsi contro i revisori tendono progressivamente ad aumentare e spesso questi ultimi non sono nelle condizioni di sottoscrivere una copertura assicurativa in grado di coprire adeguatamente i loro rischi.

Il mercato europeo della revisione si compone di due segmenti: quello locale e quello internazionale. Con riguardo al secondo segmento il numero degli operatori è ristretto e lo stesso potrebbe restringersi ulteriormente qualora si verificasse un danno in grado di provocare l’uscita dal mercato di uno di essi.

Il costo annuale per la copertura dei danni è fortemente oscillato negli ultimi venti anni, raggiungendo nel 1991 un picco di 470 milioni di euro. Tra il 1981 e il 2003, il costo annuale medio di un danno ammontava a 4,7 milioni di euro mentre lo scostamento standard annuale ammontava a 12,9 milioni di euro.

Esiste dunque un reale pericolo, secondo la Commissione, di vedere uno dei quattro grandi revisori - i cosiddetti “Big4”, ovvero Deloitte, Ernst & Young, KPMG e PWC - dinanzi ad un’azione legale che minacci la propria permanenza sul mercato.

Per il Commissario McCreevy ci sono differenti modi per migliorare la situazione: alcuni Stati membri hanno già delimitato la responsabilità dei revisori, mentre altri sono in procinto di realizzare un sistema che preveda una responsabilità proporzionale.

Si evidenzia, pertanto, come non esista un unico approccio al problema ed è per questo che è stata avviato il processo di consultazione pubblica che si concluderà il 15 marzo prossimo.

In particolare, gli scenari di riforma percorribili sono quattro:
- l’introduzione di un tetto finanziario fissato a livello europeo, opzione questa che potrebbe rivelarsi di difficile attuazione;
- l’introduzione di un tetto basato sul livello di capitalizzazione della società certificata, prendendo come riferimento la valorizzazione di borsa;
- l’introduzione di un tetto calcolato in base ad un multiplo degli onorari per l’attività di revisione fatturata al cliente;
- l’introduzione, da parte degli Stati membri, del principio della responsabilità proporzionale in cui ciascun attore (revisore e società certificata) è responsabile della sola porzione di danno corrispondente alla propria parte di responsabilità.

Si allega il testo della Direttiva:
2006/43/CE