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🇪🇺 Valori Mobiliari

LA COMMISSIONE EUROPEA HA ESPRESSO PARERE FAVOREVOLE ALLA CONVENZIONE DELL’AJA CHE PREVEDE UN DISPOSITIVO GIURIDICO UNICO PER DETERMINARE LA PROPRIETÀ DEI VALORI MOBILIARI DEMATERIALIZZATI


Commissione Europea
http://www.europa.eu.int/comm/index_it.htm



Il 5 luglio scorso la Commissione Europea nella persona del suo Commissario al Mercato interno e ai servizi finanziari, Charlie McCreevy, ha sottolineato l’importanza di un mercato unico dei valori mobiliari perfettamente integrato e la necessità di regole giuridiche valevoli su scala planetaria che permettano ai cittadini europei di operare anche sui mercati finanziari internazionali.

Lungo questa strada la Convenzione dell’Aja sui titoli, ratificata già da Stati Uniti e Svizzera, prevede un dispositivo giuridico unico per determinare la proprietà dei valori mobiliari dematerializzati.
La Convenzione stabilisce che la legislazione applicabile ai titoli dematerializzati è quella indicata nella convenzione di conto conclusa con l’intermediario finanziario, mentre l’attuale regime comunitario prevede che il diritto applicabile è quello del luogo dove è situato il conto.

Lo scorso 23 giugno il Consiglio dei Ministri europeo ha chiesto alla Commissione di valutare quattro aspetti della Convenzione relativamente al campo di applicazione, all’estensione dei diritti dei terzi, alle conseguenze per il diritto materiale e pubblico e agli effetti della diversità delle leggi sui sistemi di regolamento dei titoli. La Commissione, sulla base del lavoro condotto per valutare gli impatti concreti derivanti dalla ratifica della Convenzione, ha concluso che i primi tre aspetti non pongono alcun problema, sottolineando però il fatto che l’applicazione della Convenzione dell’Aja sui titoli potrebbe minare la stabilità finanziaria dei sistemi di regolamento dei titoli se gli operatori decidessero di applicare differenti diritti convenzionali.

L’applicazione di tale Convenzione avrà come effetto immediato a livello UE, dopo la firma e ancora prima della sua ratifica, la modifica di quelle direttive dove appare ancora la clausola del “luogo dove è situato il conto” e l’introduzione, dietro proposta della Commissione, di un nuovo criterio che preveda l’applicazione di un solo diritto convenzionale.