Panorama Assicurativo Ania

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OBBLIGO A CONTRARRE: LA COMMISSIONE HA DECISO DI PROSEGUIRE IL PROCEDIMENTO DI INFRAZIONE NEI CONFRONTI DELL’ITALIA


Commissione Europea
http://www.europa.eu.int/comm/index_it.htm


Lo scorso 19 aprile la Commissione Europea nella persona del suo Commissario al Mercato interno ed ai servizi finanziari, Charlie McCreevy, ha deciso di portare avanti il procedimento di infrazione nei confronti del nostro Paese nel settore dell’assicurazione auto trasmettendo all'Italia una richiesta
formale supplementare affinché essa modifichi la propria legislazione che impone, a tutte le imprese di assicurazione abilitate a fornire l’assicurazione obbligatoria di responsabilità civile auto in Italia, l’obbligo di offrire l’assicurazione per tutte le categorie di assicurati in tutte le regioni italiane.
Sul tema in questione la Commissione ha anche ricevuto una serie di denunce.

L'obbligo a contrarre è legato all’obbligo per le imprese di assicurazione di calcolare le proprie tariffe conformemente alle basi tecniche utilizzate per la fissazione dei premi nel corso degli ultimi cinque esercizi.

A parere della Commissione, tale fissazione di tariffe è contraria al principio della libertà tariffaria di cui alla Terza Direttiva assicurazione non vita (92/49/CEE).

Inoltre, dal momento che la norma sul controllo delle tariffe si applica anche ad imprese aventi la propria sede principale in altri Stati membri, la Commissione ritiene che il regime sia anche contrario al principio fondamentale del Mercato interno del controllo dello Stato d’origine.

Infine, la Commissione ritiene che l’obbligo a contrarre sia in quanto tale una limitazione immotivata del principio della libertà di stabilimento di cui all’articolo 43 CE e del principio della libera prestazione di servizi di cui all'articolo 49 CE.

Già nell’ottobre del 2005 la Commissione aveva trasmesso all’Italia un parere motivato ed a questo le Autorità italiane, nella loro risposta, avevano ribadito che le norme sono necessarie affinché tutti i guidatori possano ottenere l’assicurazione in tutte le parti d'Italia.

La Commissione pur riconoscendo che i motivi di tutela dei consumatori e di ordine pubblico possono giustificare restrizioni alle libertà fondamentali ha affermato che esistono mezzi meno restrittivi per raggiungere tale obiettivo.

Le Autorità italiane dispongono di due mesi per rispondere al parere motivato supplementare.


Si allega il testo della Direttiva 92/49/CEE