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LA COMMISSIONE HA RICHIESTO AD AUSTRIA, REPUBBLICA CECA E SVEZIA DI UNIFORMARE IL LORO DIRITTO INTERNO ALLA DIRETTIVA SULLA TRASPARENZA FINANZIARIA


Commissione Europea
http://www.europa.eu.int/comm/index_it.htm



La Commissione Europea nella persona del suo Commissario alla concorrenza, la signora Neelie Kroes, ha dichiarato lo scorso 7 luglio che i cittadini europei hanno bisogno e meritano di beneficiare di servizi di interesse pubblico o generale di qualità elevata.

La signora Kroes ha affermato che è nell’interesse dei contribuenti vigilare affinché i fondi destinati ai servizi pubblici siano utilizzati adeguatamente per pagare i costi reali relativi alla fornitura di questi servizi, piuttosto che essere impiegati in modo illecito.

Le regole comunitarie in materia di trasparenza permettono una sorveglianza ad hoc sui conti delle imprese alle quali, sono state affidate dei servizi di interesse generale o che beneficiano di diritti speciali o esclusivi, per premunirsi contro eventuali abusi.

La Direttiva 80/723/CEE impone agli Stati membri una doppia limitazione in materia di trasparenza. In primo luogo, garantisce la trasparenza delle relazioni finanziarie tra i poteri pubblici e le imprese pubbliche mediante un sistema contabile distinto per le attività commerciali e quelle inerenti al servizio pubblico. Secondariamente, gli Stati membri sono tenuti a conservare certe informazioni finanziarie e a comunicarle alla Commissione a domanda di quest’ultima, così come presentarle delle relazioni.

Le Direttive 85/413/CEE e 93/84/CEE precisano la portata di queste obbligazioni. La Direttiva 2000/52/CE estende l’esigenza di trasparenza non più solamente alle imprese pubbliche ma anche a quelle che da un lato gestiscono servizi di interesse economico generale e percepiscono dei compensi in termini di diritti speciali o esclusivi e che dall’altro lato esercitano anche attività commerciali.

Gli Stati membri dovevano attuare tutte le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla Direttiva 2000/52/CE entro il 31 luglio del 2001 e per quanto riguarda gli Stati di nuova adesione entro il primo maggio 2004. Dopo quattro anni dal termine fissato Austria e Svezia non hanno ancora pienamente implementato la Direttiva mentre la Repubblica Ceca è più di un anno che avrebbe dovuto trasporre nel proprio diritto interno la legislazione comunitaria ivi comprese le quattro Direttive sulla trasparenza finanziaria.

Si allega il testo delle Direttive:

80/723/CE
85/413/CE
93/84/CE
2000/52/CE