Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Riassicurazione

APPROVATA LA PROPOSTA DI DIRETTIVA SULLA RIASSICURAZIONE


Commissione Europea
http://www.europa.eu.int/comm/index_it.htm



Il Commissario Charlie McCreevy, incaricato per il mercato interno e per i servizi finanziari, ha comunicato lo scorso 7 giugno il voto favorevole del Parlamento Europeo sulla proposta di Direttiva sulla riassicurazione.

Secondo il Commissario McCreevy, la Direttiva permetterà di colmare il vuoto normativo dell’attuale legislazione europea che non regolamenta la riassicurazione accrescendo la fiducia delle imprese di assicurazione sempre alla ricerca delle migliori condizioni praticate dai riassicuratori all’interno dell’UE.
La Direttiva proposta contribuirà, inoltre, a rafforzare la concorrenza all’interno del mercato UE che finirà con l’avvantaggiare gli assicurati e aumenterà la stabilità finanziaria a livello internazionale, tema quest’ultimo di grande interesse per le istituzioni internazionali.

Attualmente, l’attività di vigilanza sulla riassicurazione non è armonizzata a livello europeo. L'assenza di un quadro normativo comune sulla vigilanza delle imprese di riassicurazione ha comportato l’esistenza di notevoli differenze regolamentari nei diversi Stati membri.
Ciò ha ostacolato gli scambi all’interno del mercato europeo e ha generato problemi e costi di carattere amministrativo, indebolendo la posizione dell'UE nei negoziati commerciali internazionali e ostacolando lo sviluppo del mercato assicurativo UE a livello mondiale.

La Direttiva proposta richiama quanto già introdotto dalle Terze Direttive sulle Assicurazioni, estendendo alle imprese di riassicurazione il sistema di autorizzazioni e vigilanza finanziaria dello Stato membro di origine nel quale hanno la loro sede sociale (home country control).
In tal modo, così come già avviene per le imprese di assicurazione, anche quelle di riassicurazione si troverebbero ad avere un vero "passaporto unico" che permetterebbe loro di esercitare l’attività anche al di fuori del proprio Stato di origine.

I diversi Stati membri avranno tempo due anni dalla sua adozione per applicare la Direttiva: a tal proposito va rilevato che il Parlamento Europeo, per tenere conto delle difficoltà che gli Stati potrebbero incontrare con l'abolizione delle proprie regolamentazioni nazionali, ha proposto l’introduzione di un ulteriore periodo transitorio di 12 mesi.

Si allega il testo della Proposta di Direttiva COM(2004) 273