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🇪🇺 Riforme

LA STRATEGIA DI LISBONA CONTRIBUIRÀ ALLA CRESCITA DELL’UE


Commissione Europea
http://www.europa.eu.int/comm/index_it.htm



Negli ultimi dieci anni la Commissione Europea ha realizzato un gran numero di studi che hanno analizzato l’impatto economico delle diverse riforme strutturali previste nella strategia di Lisbona.

Tali studi dimostrano che le riforme sono essenziali per rafforzare il potenziale di crescita dell’economia dell’UE nel medio e lungo termine. Di conseguenza è impossibile non agire. Ad esempio, nei prossimi decenni già solo l’impatto dell’invecchiamento della popolazione dimezzerà il tasso di crescita potenziale dell’UE, destinato a scendere dall’attuale 2-2,25% a circa l’1,25%.

L’esame di questi studi ha permesso alla Commissione di valutare i costi della mancata realizzazione delle riforme strutturali raccomandate a Lisbona.

Particolare attenzione è stata riservata alle misure intese ad eliminare gli ostacoli che ancora si frappongono al buon funzionamento del Mercato interno, ad integrare maggiormente i mercati finanziari, ad incoraggiare gli investimenti nella conoscenza e nell’innovazione, a modernizzare le politiche del mercato del lavoro, ad accrescere la coesione sociale e a migliorare la tutela dell’ambiente.

Secondo le stime della Commissione, le riforme dei mercati dei prodotti e del lavoro della seconda metà degli anni ’90 hanno determinato un incremento della crescita annuale del PIL pari a quasi lo 0,5% a medio termine. Se si tiene altresì conto degli effetti dei maggiori investimenti nella conoscenza previsti dalla strategia di Lisbona, l’aumento della crescita potenziale dell'UE potrebbe raggiungere lo 0,75%. Ciò avvicinerebbe il tasso di crescita potenziale dell’UE all’obiettivo del 3% e determinerebbe un aumento cumulato della crescita del 7-8 % su un periodo di 10 anni.

Gli studi dimostrano altresì i vantaggi derivanti dal fatto di attuare un insieme completo di riforme strutturali; infatti, per un’efficacia ottimale, le misure di riforma adottate in un settore devono essere affiancate da altrettante misure in altri settori.

Ad esempio, le imprese innovative necessitano di mercati dei prodotti e dei capitali efficienti per introdurre innovazioni che generino crescita e hanno bisogno di una manodopera altamente qualificata per poter far uso delle nuove tecnologie.

I costi amministrativi uniti ad una scarsa regolamentazione tendono ad intralciare il potenziale di crescita dell’Europa. Uno studio recente stima che una riduzione del 25% dei costi amministrativi nell’UE determinerebbe una crescita del PIL reale dell’1%.