Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Fusioni

Le ragioni del boom delle M&A nel vita


La società di consulenza Tillinghast ha pubblicato i risultati di un’indagine condotta presso 35 responsabili finanziari di compagnie assicurative vita americane.

Il tema trattato è la propensione al ricorso ad operazioni di fusione e acquisizione, securitization e riassicurazione da parte delle rispettive compagnie.

Ne risulta che nei prossimi 12 mesi è atteso un numero crescente di tali iniziative.
La maggioranza degli intervistati ha infatti dichiarato che è molto probabile che la propria impresa effettui un'operazione di fusione o acquisizione. In particolare il 57% ha ipotizzato operazioni di acquisizione, il 77% ha ipotizzato l’acquisizione di una parte del business di altra compagnia.
Il 40% ha dichiarato che la propria compagnia effettuerà almeno un’operazione di cartolarizzazione dei crediti o perfezionerà una joint-venture o una transazione riassicurativa off-shore.

Le ragioni della diffusione delle operazioni di fusione e acquisizione risiedono nella loro capacità di ottimizzare l’investimento del capitale disponibile e nel miglioramento della redditività, anche tramite la realizzazione di economie di scala e di razionalizzazioni delle reti distributive.

Il crescente ricorso a fusioni e acquisizioni da parte di compagnie vita negli ultimi anni avrebbe generato risultati particolarmente soddisfacenti.
Il 72% degli intervistati ha dichiarato di aver ottenuto risultati pari o migliori rispetto a quelli attesi dall’operazione. Questo va ascritto soprattutto a miglioramenti nella gestione del processo, quali
- rigorose procedure di due-diligence preliminare attuate dalle compagnie;
- maggiore ricorso ad esperti esterni, soprattutto legali ed attuari, per ottimizzare l’esito dell’operazione.


Dalla ricerca emerge che le compagnie target tendono a diminuire rapidamente, perciò il costo dell’operazione tende a divenire sempre più grande, fino a compromettere l’esito della fusione o acquisizione. Data la valenza strategica dell’operazione, il cedente tende ad aumentare sempre più il prezzo, distanziandolo sempre più da quello che il compratore intende sostenere.

Questa situazione costituisce un profondo mutamento rispetto all’indagine precedente sul tema, svolta nel 2003, quando emerse che i fattori ostativi prevalenti erano le condizioni economiche complessive del mercato e la mancanza di compratori.

Per ulteriori informazioni segnaliamo lo studio “Life insurance CFO survey #16: mergers, acquisitions, securitizations and reinsurance”, edito nel sito di Towers Perrin, www.towersperrin.com.