Ancora bassa la propensione ad assicurarsi
L’India è uno dei mercati emergenti su cui gli operatori assicurativi internazionali puntano di più, per il potenziale di sviluppo che oggi presenta. La progressiva crescita economica e l’enorme bacino di utenti potenziali sono fra i fattori su cui si fondano le ipotesi di crescita del mercato assicurativo.
Sul tema è stato recentemente pubblicato uno studio, realizzato dalla compagnia Max New York Life India, in collaborazione con il centro di ricerca statale NCAER (National Council of Applied Economic Research). Da esso emerge che è molto elevata la percentuale di popolazione che conosce i prodotti assicurativi, premessa indispensabile per uno sviluppo solido. Ben il 78% delle famiglie intervistate li conosce, ma il tasso di coloro che hanno sottoscritto polizze, pari al 24%, risulta decisamente ancora molto contenuto.
Esistono notevoli differenze fra campagna e città: le famiglie dotate di copertura assicurativa sarebbero il 38% nelle zone urbane e solo il 19% in quelle rurali.
Riguardo ai sottoscrittori di polizze, emerge dallo studio che quasi il 40% svolge un lavoro dipendente, il 26% è lavoratore autonomo in settori diversi dall’agricoltura, il 24% è lavoratore autonomo in agricoltura. Quanto alla composizione demografica, circa la metà dei sottoscrittori rientra nella fascia 30-45 anni, mentre il 26% in quella 46-60 anni.
Lo studio, purtroppo, si limita a fotografare lo status attuale di diffusione delle coperture e della consapevolezza della possibilità di assicurarsi, ma non individua quali siano i fattori che determinano la profonda differenza fra la diffusa conoscenza dei prodotti assicurativi e la scarsa domanda.
L’indagine è stata condotta su oltre 63.000 famiglie appartenenti a ceti ed aree geografiche differenti.
Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “”Indians well informed, but inadequately insured”, edito il 30 marzo 2007 in The Economic Times, http://economictimes.indiatimes.com.