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Assicurazione del rischio terrorismo: una panoramica


Le soluzioni che i vari Paesi hanno fornito alla copertura dei rischi terroristici sono ad oggi estremamente diversificate.

In alcuni casi il rischio terrorismo viene gestito da un pool di assicuratori senza l’ausilio di contributi statali (Austria e Svizzera), in altri al settore privato si affianca una significativa presenza statale (Germania, Francia, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Australia). Vi sono poi Paesi che hanno istituito programmi assicurativi statali creati ad hoc per la copertura dei rischi in questione: è il caso della Spagna (Consorcio) e degli Stati Uniti (TRIA – Terrorism Insurance Program). Sono presenti anche situazioni particolari, in cui le polizze di assicurazione non forniscono una totale copertura del rischio terrorismo: nei paesi scandinavi, ad esempio (ad eccezione della Finlandia), rimangono esclusi i “grandi rischi aziende”; in altri Paesi europei (fra i quali l’Italia) i rischi legati al terrorismo sono inclusi nelle polizze incendio.

Considerando il crescente rilievo di questo tipo di rischio e la sua natura tipicamente sovranazionale, sarebbe opportuno arrivare ad una maggiore armonizzazione delle soluzioni adottate, soprattutto con riguardo alle esigenze di copertura manifestate dalle aziende, in particolar modo quelle che operano su più mercati.

Per ulteriori informazioni segnaliamo il dossier su assicurazione e terrorismo edito in Versicherungs Wirtschaft n° 1/2007.