Nuovi limiti alle coperture sanitarie
Le compagnia assicurative sud-coreane hanno criticato un recente provvedimento che introduce in capo ad esse il divieto di vendere coperture sanitarie che includano prestazioni non coperte dai piani pubblici di assicurazione sanitaria.
Il provvedimento fa parte di una serie di misure emanate dal Governo per migliorare il sistema pubblico eliminando alcune anomalie che generano costi aggiuntivi per le casse dello stato.
Attualmente non tutte le prestazioni sanitarie sono coperte dai piani assicurativi pubblici. Alcune prestazioni particolarmente costose sono escluse, mentre per altre la copertura arriva al 70%.
Il provvedimento governativo nasce dalla constatazione che coloro che dispongono di copertura sanitaria privata tenderebbero ad utilizzare molto di più i servizi sanitari, mentre gli ospedali sarebbero propensi ad erogare loro più servizi consapevoli della possibilità di rivalersi sulle compagnie assicurative.
Tale dinamica avrebbe gravi conseguenze sulle finanze del piano sanitario nazionale, generando maggiori costi organizzativi e strutturali in capo allo Stato per fare fronte alla maggiore domanda di servizi non previsti nei piani pubblici ma coperti dalle attuali polizze sanitarie.
Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “South Korean insurers oppose regulatory plan”, edito il 5 novembre 2006 in Asia Insurance Review, www.asiainsurancereview.com.