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🇺🇸 Catastrofi naturali

<font color='#FF5353'>Katrina: le compagnie non pagheranno i danni da alluvione</font>


È giunta il 15 agosto una delle più attese sentenze per una causa intentata contro una compagnia di assicurazioni americana.
Con essa il giudice federale ha sancito che la compagnia citata non è tenuta ad indennizzare gli attori, proprietari di una casa assicurata dalla compagnia stessa, dei danni subiti per effetto dell’alluvione provocata dall’uragano Katrina nell’agosto 2005.

Il processo ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica, oltre che degli addetti ai lavori, perché in discussione era la linea di confine comunemente presente nelle polizze abitazione americane. La linea che distingue i danni provocati dal vento, normalmente coperti dalla polizza, dai danni provocati dall’alluvione, normalmente non coperti da polizze private essendo già oggetto di copertura tramite fondi di natura pubblica.
La tesi degli attori sosteneva che i danni contestati erano stati prodotti dall’alluvione, ma che poiché tale alluvione andava considerata generata dal vento, i danni avrebbero dovuto essere comunque ricondotti all’ambito della copertura assicurativa.
Il giudice federale non ha accolto questa tesi ribadendo la tradizionale differenziazione fra danni da vento e danni da alluvione.

Dall’eventuale pronunciamento della corte in favore degli attori, si sarebbe potuto generare un effetto a cascata con decine di migliaia di analoghe richieste di indennizzo rivolte alle compagnie, per un imprecisato importo complessivo di molti miliardi di dollari.

Alla data della sentenza il sistema assicurativo americano aveva già liquidato 17,6 miliardi di dollari (13,8 miliardi di euro) a titolo di indennizzo per danni ad abitazioni assicurate provocati da Katrina, ma in relazione a danni esclusivamente riconducibili al vento.

Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “Insurers win ruling on U.S. flood damage” di Joseph B. Treaster, edito il 16 Agosto 2006 in International Herald Tribune, www.iht.com.