Quasi-monopolio per l’assicurazione sanitaria
Secondo un recente studio dell’American Medical Association, la più grande associazione di medici degli Stati Uniti, il mercato statunitense delle coperture sanitarie private è lungi dalle dinamiche concorrenziali.
In ben 43 dei 50 Stati dell’Unione il mercato sarebbe concentrato ben oltre le soglie consentite dalla vigente normativa antitrust.
L’indagine è stata condotta in 294 aree metropolitane, dove nel 56% dei casi una sola compagnia detiene oltre la metà del business.
La posizione dominante non sarebbe riscontrata solo dal lato dell’offerta, ma anche dal lato della domanda. Succede infatti che chi si trova un tale potere di mercato finisce per essere anche l’acquirente principale degli enti che offrono prestazioni sanitarie, andando così a configurare anche posizioni di monopsonio.
La situazione attuale è la conseguenza diretta di un decennio segnato da oltre 400 fusioni fra compagnie.
Secondo AMA questo processo ha generato economie di scala che avrebbero dovuto tradursi in minori premi per gli assicurati. Ma il trend di crescita degli stessi, nella misura del 10% l’anno dal 2001 al 2004, sarebbe interpretabile come un inequivocabile segnale di dinamiche concorrenziali alterate.
Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “Study: health insurers are near-monopolies”, edito il 19 aprile 2006 in www.cbsnews.com.