Famiglie sottoassicurate
Uno studio di una compagnia sulle famiglie neozelandesi evidenzia gravi livelli di sottoassicurazione nel caso di morte di un genitore.
Il gap assicurativo tende ad aumentare con l’aumento del reddito, del valore della casa e dell’indebitamento.
Dalla ricerca, condotta su un campione di 477 persone con figli in età scolare, emerge che solo il 55% delle famiglie dispone di coperture vita e solo il 31% dispone di coperture che garantiscono l’equivalente di cinque anni di reddito medio, soglia minima di indennizzo ritenuto congruo per una polizza caso morte.
La tendenza alla sottoassicurazione non è figlia di una mancanza di offerta ma piuttosto di una carenza di domanda indotta molto spesso dall’idea che assicurarsi è troppo costoso.
Anche guardando i primi dati indicativi 2005 la tendenza sembra consolidarsi; l’aumento della raccolta vita infatti è cresciuta nell’anno del 7,6%, tasso molto prossimo a quelli di crescita di stipendi, inflazione, popolazione e prezzo delle case.
Secondo John McMurdo, general manager dei AMP Life Insurance - la compagnia promotrice della ricerca -, la lotta alla tendenza alla sottoassicurazione rappresenta la sfida centrale per il settore assicurativo nel suo insieme e richiede uno sforzo congiuto di imprese, agenti e broker per diffondere una nuova cultura dell’assicurazione presso la popolazione.
Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “Insurers see huge holes in safety net” di Adam Bennett, edito il 2 marzo 2006 in The New Zealand Herald”,
www.nzherald.co.nz.