La spesa per pensioni e quella per la dipendenza non vanno ignorate
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La “cura” di austerità introdotta dal governo francese in materia di sicurezza sociale è incompatibile con il finanziamento delle pensioni e della spesa per le persone anziane non autosufficienti.
Secondo il presidente della Cassa nazionale di assicurazioni per la vecchiaia, Danièle Karniewicz, l’annuncio fatto dal primo ministro Dominique Villepin di limitare al solo 1% l’aumento delle spese di sicurezza sociale non è giustificato.
Tale provvedimento è per il presidente Karniewicz poco realistico, se si considera che, nel 2006, andranno in pensione numerose coorti del baby-boom e le spese per pensioni sono già aumentate dal 2003 e nel 2010 si attesteranno nell’ordine del più 20%.
Oggi in Francia il fenomeno del baby-boom, dell’allungamento della speranza di vita e della dipendenza sono una realtà ineluttabile e richiedono un aumento del finanziamento della spesa per la protezione sociale. La norma di austerità introdotta dal primo ministro Villepin va, però, contro il buon senso impedendo a tutti gli operatori interessati, casse previdenziali, assicurazioni e collettività locali, di potere rispondere ai bisogni sociali, sempre più pressanti, di queste coorti di popolazione che cresceranno, nei prossimi anni, in modo esponenziale.
L’ultimo rapporto della Corte dei Conti francese ha mostrato come la sfida medica, sociale e finanziaria della presa in carico delle persone anziane non autosufficienti è largamente sotto stimato.
Questa fascia della popolazione conoscerà, da qui al 2040, un forte aumento che a detta della Corte dei Conti non ha equivalenti nel passato, superando il milione di unità e raddoppiando rispetto al 2000. A conti fatti la spesa per garantire queste prestazioni dovrebbe raggiungere nel 2020 i 6 miliardi di euro, ossia, un aumento in termini percentuali del 64% rispetto al 2004.
Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “Retraite, dépendance : des dépenses délibérément ignorées”, edito il 17 gennaio 2006 in Temoignages