Panorama Assicurativo Ania

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Il 2006 all’insegna dell'aumento dei premi per gli assicurati più anziani



È dello scorso 18 novembre la notizia secondo la quale la Compagnia elvetica Zurigo Assicurazioni, secondo più grande assicuratore nel ramo veicoli motorizzati, ha deciso di aumentare del 10% i premi ai conducenti con più di 70 anni di età a partire dal 1° gennaio del nuovo anno.

Infatti, secondo quanto si evince dall’articolo, dopo la classe dei conducenti di età ricompresa tra i 18-20 anni quella dei settantenni risulta la classe che provoca più incidenti.
I responsabili del sito elvetico che compara i premi assicurativi (comparis.ch) non sono sorpresi di questi aumenti; infatti, anche altri assicuratori di minore importanza hanno già adottato le loro tariffe per le persone anziane e questa, secondo la responsabile del settore auto, Johanna Setter, rappresenta una tendenza generale.

Secondo l’analisi comparativa effettuata nella primavera del 2004 sulla base delle statistiche elvetiche, comparis.ch aveva in effetti già concluso che i più anziani pagavano troppo.
Benché, come rilevato, questi due gruppi di assicurati (giovani con meno di 20 anni ed anziani con più di 60 anni) abbiano una sinistrosità maggiore, solo i giovani pagano dei premi per la responsabilità civile più elevati.

In altri termini, solo gli assicurati con meno di 60 anni pagano oggi un premio corrispondente al loro rischio potenziale di fare un incidente.

Il Presidente del Consiglio svizzero degli anziani, la signora Angeline Fankhauser, ha contestato le cifre, affermando che nella tariffazione occorrerebbe tenere conto anche del numero dei chilometri percorsi.

Il Presidente della compagnia svizzera TCS, Edgar Schorderet, ha affermato che gli anni di esperienza alla guida giocano un ruolo importante per valutare il rischio incidenti al pari dei chilometri percorsi. Egli, inoltre, ha aggiunto che le persone anziane commettono incidenti nelle brevi distanze.

La signora Frankhauser ha messo fortemente in dubbio i dati diffusi con il rapporto “Viasicura”, secondo il quale il 15% delle persone anziane rinuncerebbe volontariamente alla patente; poi però analizzando un pò meglio i dati si riscontra che chi vi rinuncia prima dei 65 anni non sono presi nemmeno in considerazione dalle statistiche.

La Frankhauser ironizza anche sulla tendenza generalizzata da parte delle compagnie a suddividere la popolazione in gruppi di rischio, facendo pagare di più prima i giovani conducenti che statisticamente sono quelli più ad alto tasso di sinistrosità, poi i guidatori stranieri e gli automobilisti anziani. La stessa arriva a chiedersi chi saranno i prossimi ad essere penalizzati ipotizzando con sarcasmo le donne in cinta e gli obesi.

Una considerazione che merita un’attenta riflessione è che forse l’aumento dei premi a favore degli anziani non porterà alcun cambiamento in termini di sinistri: si prevede, infatti, che pochi saranno nei fatti coloro che rinunceranno alla patente specie se poi questo si traduce in una forte penalizzazione in termini di mobilità ed integrazione nella società.

Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “Des primes plus élevées pour les aînés ” di Ariane Gigon Bormann, edito il 18 novembre 2005 in Zurich