Il costo politico delle riforme
Prensa Latina
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Lo scorso mese di giugno il presidente dello Stato di Panama ha ammesso che la nuova riforma del Fondo di Sicurezza Sociale comporterà un alto costo politico per il suo governo.
La riforma delle pensioni conclude la prima fase delle trasformazioni strutturali a Panama ed è considerata essenziale per la modernizzazione del Paese. Il fronte nazionale per la difesa del Fondo di Sicurezza Sociale ha promosso e organizzato scioperi e dimostrazioni su scala nazionale per due settimane per ottenere l’abrogazione della riforma.
Il Congresso ha votato l’innalzamento dell’età pensionabile per le donne a 60 anni e per gli uomini a 65 anni prevedendo l’entrata a regime della riforma tra il 2007 e il 2015.
Tale progetto di riforma accresce l’importo dei contributi che i lavoratori dovranno versare al sistema obbligatorio per ottenere una pensione.
Gli oppositori termineranno gli scioperi e le dimostrazioni di piazza solo se il presidente revocherà la riforma che invece considera vitale, in quanto consentirà al sistema di previdenza sociale di fronteggiare la crisi finanziaria assicurando la sua sopravvivenza per almeno 35 anni.
Ad oggi il Fondo ha un deficit di 4,5 miliardi di dollari pari a 3,7 miliardi di euro.
Per ulteriori informazioni si segnala l’articolo “Panama´s President Recognizes Political Cost of Pension Reforms”, edito il 10 giugno 2005 in Prensa Latina