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🇮🇳 Pensioni

Il problema pensioni


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E’ degli inizi di giugno la notizia secondo cui il piano che prevede per gli impiegati del governo federale indiano il versamento di contributi a fini pensionistici può aumentare, nei decenni a venire, la pressione sulle finanze pubbliche anziché ridurla.

L'India ha reso obbligatorio, dal 1° gennaio dello scorso anno, per i nuovi impiegati federali l’obbligo di contribuire con il 10% del loro stipendio ad un nuovo schema pensionistico.

Il governo ha applaudito al nuovo sistema ritenendolo una svolta fondamentale nella sua politica perché facilita il problema delle pensioni per le finanze statali, anche se è plausibile che occorreranno decenni prima che i benefici siano evidenti.

Sotto il nuovo schema, i contributi federali di pensione saranno versati in un fondo monetario che consentirà di collegare le prestazioni all’andamento del mercato.

In questa fase di transizione dal vecchio al nuovo schema il governo sarà chiamato a sopportarne il costo e dalle stime fatte risulta che il governo indiano, per mantenere in vita il vecchio sistema pensionistico, sarà chiamato a sostenere una spesa che raggiungerà i 6,9 miliardi di dollari nel 2010, dagli attuali 3,5 miliardi di dollari pagati nel biennio 2003/2004.

In India, quarta potenza economica asiatica, a beneficiare di una pensione è solo l’11% della popolazione attiva, percentuale che include 3,4 milioni circa di impiegati del governo federale. Il restante 89% della forza lavoro non ha alcuna copertura pensionistica.

L’obiettivo del governo indiano è quello di ridurre il peso delle pensioni dalle voci del bilancio statale. L’ultimo rapporto governativo mostra come la spesa pensionistica sia cresciuta in media del 21% l’anno dagli anni novanta ed evidenzia che la stessa insieme a quella per il pagamento degli interessi rappresentano la metà della spesa federale indiana.

La spesa pensionistica indiana in percentuale delle entrate fiscali è aumentata più del 10% nel biennio 2000/01 dal 5,4% del biennio1990/91 e secondo fonti autorevoli ciò rappresenta un onere importante per il governo.

In tutto questo la pressione fiscale perché dia i suoi frutti richiederà qualche anno; nel frattempo il governo ha registrato lo scorso mese di marzo un deficit nelle entrate pari al 4,1% del PIL e per gli analisti una forte spesa a favore delle classi più povere e i costi delle pensioni danneggeranno le riforme fiscali degli anni a venire.

Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “Pensions May Increase Fiscal Pressure” , edito l'8 giugno 2005 in Sify