La pensione sociale per gli anziani
THE STAR
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Anche in Malesia le condizioni di vita delle persone anziane non sono proprio delle migliori ed oggi il rispetto della Dichiarazione delle Nazione Unite sui Diritti dell’uomo non risulta pienamente garantito.
Secondo Lum Kin Tuck, presidente del Consiglio Nazionale dell’Organizzazione della Malesia per i cittadini anziani, con 88 anni di età ed in pensione da trenta, l’importo della pensione percepita rappresenta oggi appena la metà della sua busta paga di ex insegnante scolastico.
Egli evidenzia il fatto che, se prima una pensione di 750 Ringgit (pari a 163 euro) poteva essere considerata importante, oggi una pensione di 1.100 Ringgit (pari a 239 euro) non è da considerarsi elevata anche per effetto dell’inflazione; la perdita di valore, infatti, fa si che tale pensione non sia sufficiente ed è per questo che Lum e la moglie sono costretti a fare ricorso al loro patrimonio finanziario per potere vivere dignitosamente.
In aprile l’Organizzazione che presiede aveva suggerito al governo di introdurre una pensione sociale per gli anziani di 60 anni e più. La proposta formulata prevede la concessione di 240 Riggit al mese (pari a 52 euro) oppure 8 Riggit al giorno (pari a circa 2 euro) da dare all’anziano come reddito di sicurezza per permettergli di sopravvivere.
Oggi in Asia, sono tre i Paesi che hanno introdotto la pensione sociale per aiutare gli anziani, mentre nel Sud America, essi sono cinque o sei ed è per questo che secondo Lum, se i paesi in via di sviluppo possono fare rispettare questo schema, anche la Malesia può farlo, attraverso il confronto sociale.
Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “Social Pension for the Elderly” , edito il 1 giugno 2005 in The Star