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🇫🇷 Pensioni

È riesploso il dibattito sulle basse pensioni ai militari stranieri


Le Figaro
http://www.lefigaro.fr/


Lo scorso 7 maggio è apparso su "Le Figaro" un articolo che ha riportato alla ribalta il tema delle basse pensioni ai militari stranieri.

Il fatto riguarda Tahar Saïm, un ex militare di nazionalità algerina, che trent’anni dopo il suo pensionamento, percepisce dal governo francese una pensione di 57 euro appena, per avere combattuto nelle file dell'esercito francese durante la seconda guerra mondiale.

Oggi l’ex militare algerino di 89 anni di età contesta il fatto che rispetto ai suoi commilitoni esiste una sostanziale differenza riguardo al suo assegno pensionistico attestandosi per quest’ultimi alla cifra di 427 euro.
A seguito di questa sua contestazione il tribunale amministrativo gli ha dato ragione creando molto probabilmente un precedente importante per gli altri pensionati nelle sue stesse condizioni.

Il tribunale ha ordinato, infatti, al Ministero della Difesa francese di versare all’anziano militare una pensione “decristalizzata”, ossia una pensione rivalutata proprio per tenere conto del congelamento subito dalla pensione dei combattenti di origine straniera dopo l’acquisizione dell’indipendenza delle colonie francesi.

Oggi nella stessa situazione di Saïm si trovano ben 700 mila individui che vivono disseminati in ben 23 paesi. Nel 2001 il Consiglio di Stato aveva giudicato la differenza di trattamento tra i militari francesi e gli stranieri una discriminazione fondata sul luogo di origine in contrasto con l’articolo 14 della Convenzione Europea sui diritti dell’uomo.

Oggi la pensione agli anziani combattenti costa allo Stato francese 25 milioni di euro l’anno.

Secondo il presidente della lega per i diritti dell’uomo, in questa fase sono possibili solo dei ricorsi individuali ed è proprio sulla presenza di asimmetria informativa che il Governo sembra giocare confortato anche dal fatto che questi militari sono dispersi per il mondo intero e sono molto anziani.

Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “Le débat sur les pensions del militaires étrangers est relancé” di D.Chayet, edito il 7 maggio 2005 in Le Figaro