Panorama Assicurativo Ania

🇬🇧 Nuovi prodotti

L’assicurazione corre.. a quattro zampe


Quella che sta attraversando l’assicurazione per gli animali domestici nel Regno Unito è una vera fase esplosiva. Una fase che ha la sua migliore sintesi nell’aumento del 50% in un anno del numero di prodotti offerti dal mercato (da 116 a 178 per i gatti e da 117 a 199 per i cani).

Molti sono gli operatori che si sono volti a questa nuova forma di business che presenta non pochi aspetti interessanti, ossia un’elevata profittabilità rispetto ai tradizionali ambiti di business e notevoli prospettive di crescita.
Ad oggi risulta assicurato solo il 15% degli animali domestici britannici e recenti stime di Datamonitor parlano di una crescita attesa del business nel misura del 52% in soli 5 anni, che porterebbe il volume d’affari dagli attuali 233 milioni di sterline (342 milioni di euro) alla soglia dei 355 milioni di sterline (521 milioni di euro).
Lo sviluppo atteso non è però senza ostacoli. Il più importante è rappresentato dal progressivo aumento del costo assicurativo per l’acquirente, che presenta livelli medi dell’8%, ma che a Londra ha fatto registrare picchi del 15%.
La conseguenza è un effetto disincentivante alla sottoscrizione che può arginare le prospettive di crescita.
A questo rischio le compagnie hanno cercato di porre rimedio proponendo coperture più limitate sia nell’ampiezza delle prestazioni veterinarie coperte, sia nel tempo proponendo coperture da 12 mesi.
L’aumento dei premi è imputabile prima di tutto all’aumentata complessità e varietà delle prestazioni veterinarie, che si traducono in maggiori costi in capo alle compagnie.
Per cercare di porre un controllo su questi costi, è in corso una fase di concertazione fra l’associazione nazionale degli assicuratori e il Royal College di chirurgia veterinaria, che dovrebbe sfociare in una convenzione che regolerà le prestazioni e gli onorari dei professionisti associati. Già oggi il 30% delle remunerazioni dei veterinari è veicolato dalle compagnie di assicurazione.
Da questo punto di vista, l’obiettivo di una maggiore diffusione delle coperture per animali domestici è auspicabile per il mondo assicurativo anche perché lo porrebbe in una posizione di maggiore forza contrattuale nei confronti dei veterinari.

Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “What’s up, vet?” di Sam Barrett, edito in Post Magazine del 24 marzo 2005, pagg. 15-16.