Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Nuovi prodotti, Nuovi mercati

'Spazio: ultima frontiera..."


Volare in assenza di gravità è stata una finora un’esperienza confinata al momento culminante della carriera professionale di pochi astronauti.
Il sogno della possibilità di viaggi spaziali alla portata di tutti è rimasto per decenni intrappolato nella fantasia dei singoli e veicolato dalla letteratura prima e dalle produzioni cinematografiche poi.
Qualcosa di nuovo sembra però fare presagire dei cambiamenti. Nell’autunno del 2004, un velivolo sperimentale progettato per il trasporto di passeggeri è stato il primo nella storia in grado di raggiungere la quota suborbitale di 100 chilometri per due volte in 15 giorni.
Secondo alcuni esperti entro 15 anni l’industria turistica legata a questo tipo di esperienza potrebbe valere svariati miliardi di dollari. Più lento è invece sarebbe lo sviluppo atteso in chiave di trasporto meramente commerciale.
L’evento spalanca le porte allo sviluppo del business del volo nello spazio, con importanti riflessi per il mondo assicurativo.

Nuovi mercati potrebbero significare anche nuovi prodotti, ma per alcuni osservatori la copertura per il vettore di voli suborbitali potrebbe unire caratteristiche già note e consolidate sia dall’esperienza dell’assicurazione aerea – il fatto che il velivolo sia destinato a più voli e non a uno soltanto come gli attuali mezzi - , sia da quella legata ai satelliti.
Per quanto riguarda la tutela dei passeggeri, al momento esistono soltanto due casi di “turisti” spaziali che, avendo “riservato” un posto da 20 milioni di dollari ciascuno hanno determinato la stipula di polizze specifiche. La società americana Space Adventures, che ha curato gli aspetti organizzativi, ha sottoscritto una polizza garantendo un secondo viaggio in caso di problemi durante il primo e ha messo a disposizione una copertura sulla vita.

La tematica è assolutamente nuova, ma gli Stati Uniti hanno già varato lo scorso 23 dicembre una legge che regolamenta il trasporto spaziale, con riguardo anche agli aspetti assicurativi, ampliando l’ambito di applicazione di quanto già stabilito per i satelliti.
Il Commercial Space Amendments Act prevede che le autorità federali stabiliscono caso per caso i limiti massimi di indennizzo per responsabilità civile legata al trasporto spaziale. La sottoscrizione di tale copertura da parte del vettore è obbligatoria e, in caso di danni maggiori del massimale stabilito dalle autorità, è il governo federale stesso a farsi carico della differenza.
Ai vettori è riconosciuto il diritto di richiedere a equipaggio e passeggeri di attestare che essi viaggiano a proprio rischio e che rinunciano ad ogni eventuale azione verso il vettore e verso le autorità federali.
Gli addetti ai lavori hanno accolto questa impostazione normativa come un passo necessario per favorire lo sviluppo del turismo spaziale.

Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “Reach for the stars” di Med Green, edito in Best’s Review, marzo 2005, pagg 20-24.