Panorama Assicurativo Ania

🇫🇷

Gli effetti perversi della riforma sull’assicurazione malattia


In Francia il successo della riforma dell’assicurazione malattia sembra oggi ritorcersi contro i suoi stessi autori, accrescendo il deficit della sicurezza sociale anziché ridurlo e incrementando il costo delle cure per i pazienti.

Il governo Raffarin lo scorso 13 agosto era riuscito a fare approvare la legge senza difficoltà: i lavori preparatori non avevano generato rimostranze come quelle suscitate dalla precedente riforma della primavera del 2003 sulle pensioni.

Con la riforma dell’assicurazione malattia il governo si è posto degli obiettivi: responsabilizzare i pazienti accrescendo la quota della spesa sanitaria a loro carico, contribuire a riequilibrare i conti entro il 2007 limitando l’accesso diretto alla medicina specialistica e rinnovare il dialogo con i medici specialisti penalizzati dal blocco più che decennale delle loro tariffe.

La riforma ha previsto a partire dal primo luglio 2005, in vista di una razionalizzazione e un miglioramento della qualità del sistema sanitario, di far beneficiare di migliori condizioni di cura quei pazienti che seguono un percorso coordinato dal medico curante. Tutti gli altri saranno esposti a una duplice penalizzazione: minori rimborsi nell’ordine del 60-65% al posto del 70% e consulti più cari. Al fine di ristabilire la fiducia verso i medici specialisti la riforma ha previsto una serie di rivalutazioni tariffarie che ovviamente non contribuiranno a frenare la crescita della spesa. Dai calcoli fatti sembra che se il 75% dell’attività è coordinata dal medico curante le spese dell’assicurazione malattia per cure specialistiche aumenteranno del 2%, mentre se il coordinamento del medico curante scende al di sotto del 50% esse si ridurrebbero del 3%.
In altre parole per le cure specialistiche a parità di comportamento dei pazienti sembra valere l’assunto che il successo della riforma accresce il deficit.

Tale riforma non ha fatto altro che stimolare le inquietudini dei sindacati e suscitare molteplici commenti tra le casse e gli altri operatori. Tutti sono convinti che i pazienti dovranno pagare di più per assicurarsi le cure come se lo era augurato il primo ministro. La Federazione Nazionale interprofessionale delle Mutue si attende un aumento massiccio della parte che resta a carico delle famiglie pari al +16,6% con la compartecipazione di un euro ad assicurato e +166% quando il consulto dello specialista è coordinato dal medico curante.

Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “Les Effets Pervers de la Riforme de l’Assurance-Maladie” di Claire Guélaud, edito il 24 febbraio 2005 in Le Monde, www.lemonde.fr.