Panorama Assicurativo Ania

🇺🇸 Terrorismo

IL RINNOVO DEL TRIA: SCENARI E SOLUZIONI PER L’INTERVENTO DELLO STATO NELL’INDUSTRIA ASSICURATIVA AMERICANA

Rand



Il Terrorism Risk Insurance Act (TRIA) è il programma governativo con cui l’Amministrazione americana, nel 2002, ha sancito il supporto dello Stato all’industria assicurativa in caso di attacchi terroristici con armi convenzionali su suolo americano.

Dopo essere stato rinnovato con alcune modifiche alla fine del 2005, il TRIA è oggi un tema di stretta attualità negli Stati Uniti, dove già da alcuni mesi è in corso un acceso dibattito: sia sull’opportunità di rinnovarlo ulteriormente alla sua scadenza naturale (31 dicembre 2007) sia sulle eventuali modifiche da apportarvi, a cominciare dall’estensione della copertura in caso di attentato con armi non convenzionali.

Al dibattito contribuisce questo studio elaborato dal “Center for Terrorism Risk Management Policy” di Rand, un’organizzazione americana senza scopo di lucro, specializzata nella ricerca su problematiche dei settori pubblico e privato di forte impatto sociale - quali politiche per l’infanzia, educazione, tutela dell’ambiente, salute, sicurezza nazionale, evoluzione demografica -.

Lo studio illustra tre possibili soluzioni relative al futuro del TRIA :
- nessun rinnovo;
- rinnovo alle condizioni attuali;
- rinnovo con estensione della copertura in caso di attentato con armi non convenzionali (nucleari, biologiche, chimiche, radiologiche).

Attraverso l’impiego di un modello di simulazione sono state esaminate le conseguenze derivanti dall’applicazione del TRIA in caso di attentato, effettuato in un’area metropolitana e ipotizzato secondo i seguenti scenari :
- autobomba da una tonnellata di esplosivo;
- autobomba da dieci tonnellate di esplosivo;
- bomba nucleare da 5 chilotoni;
- diffusione di antrace;
- diffusione di materiale radioattivo;
- diffusione di gas nervino sarin.

Le varie combinazioni sono state valutate secondo quattro parametri:
- quota di danno non indennizzabile, che rimane quindi a totale carico del danneggiato;
- quota dei costi di indennizzo a carico dei contribuenti, ossia indennizzi corrisposti dallo Stato attingendo dal gettito fiscale;
- maggiori costi di indennizzo a carico delle compagnie assicurative danni;
- costi a carico dei futuri assicurati.

I risultati evidenziano gli effetti positivi generati dall’applicazione del TRIA, in particolare in presenza di attacchi con armi convenzionali.

In presenza del TRIA, la propensione delle imprese non assicurative private ad assicurarsi è più elevata in molti dei casi osservati. In caso di attentato, quindi, l’onere a carico delle imprese è decisamente più contenuto e, di conseguenza, la quota di danni non indennizzabili è sensibilmente più limitata.

In alcuni casi il TRIA dimostra di avere effetti positivi anche sugli esborsi finanziari richiesti ai contribuenti. Se è vero che – in caso di attentati di grandi proporzioni - il TRIA finirebbe per determinare maggiori prelievi fiscali, tuttavia le simulazioni condotte dimostrano come, in presenza di attacchi con armi convenzionali, l’onere complessivo a carico dei contribuenti sarebbe più contenuto in presenza del TRIA.

Sempre secondo le simulazioni, il TRIA avrebbe risultati molto più volatili in caso di attacchi con armi non convenzionali, risultati che spesso non si discostano molto a seconda che lo scenario preveda o meno l'esistenza del TRIA.

In generale, dalle simulazioni emerge che il TRIA produce effetti positivi certi sulle dinamiche di distribuzione degli oneri complessivi in caso di attacco con armi convenzionali.

Le risultanze mutano invece in presenza di un attacco con armi non convenzionali. La minore prevedibilità degli effetti di un attacco di questa seconda tipologia - in termini di gravità dei danni, di numerosità di beni e persone danneggiate, di estensione dei territori colpiti - tende ad attenuare, ed in certi casi ad annullare, gli effetti positivi del TRIA, sollevando molti dubbi sull’opportunità di estendere l’operatività del programma agli attentati con armi non convenzionali.

Forti delle evidenze tratte dalle simulazioni, gli autori auspicano il rinnovo del TRIA, ma mettono anche in guardia circa l’estensione del programma ai casi di attacco terroristico con armi non convenzionali. In particolare, sostengono che tale estensione è accettabile solo laddove sia prevista anche una revisione complessiva delle logiche del TRIA, in assenza della quale i benefici risultanti dal rinnovo e dall’estensione del programma potrebbero essere vanificati.