Panorama Assicurativo Ania

🇪🇸 Long-term care

SPAGNA: SPAZIO LIMITATO AGLI ASSICURATORI NEL 'QUARTO PILASTRO' DEL WELFARE


Boletín Oficial del Estado
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Dall’inizio del 2007 è in vigore in Spagna la legge 39/2006, del 14 dicembre 2006, che regolamenta il sistema di assistenza per le persone in stato di non autosufficienza.

Alla base dell’iniziativa vi è la consapevolezza di un problema spesso taciuto ma di dimensioni molto importanti. Secondo stime del 1999, i cittadini spagnoli in condizioni più o meno gravi di non autosufficienza sarebbero circa il 9% della popolazione. L’onere della loro assistenza grava tradizionalmente sulle famiglie, in particolare sulle donne.

L’intervento normativo è volto a regolamentare la rete di assistenza che fino ad oggi si è creata in forma più o meno spontanea, proponendo soluzioni che sostituiscano il modello tradizionale, messo in crisi dalle più recenti evoluzioni sociali: dalle nuove forme di famiglia al progressivo aumento della popolazione femminile che entra e permane nel mercato del lavoro, all’aumento della popolazione in età avanzata.

Il nuovo impianto normativo non è ancora definito compiutamente. Sebbene la nuova normativa sia formalmente in vigore da gennaio, di fatto molti aspetti attendono specifici provvedimenti attuativi per potersi concretizzare.
Ciò che è certo è che il legislatore, dovendo scegliere fra soluzione pubblica, privata o mista, ha preferito la prima, lasciando però uno spazio all’iniziativa assicurativa privata.

Uno degli aspetti più critici e non ancora chiariti riguarda la sostenibilità economica nel tempo di questa soluzione, poiché le finanze del sistema di assistenza sociale pubblico non sarebbero oggi in grado di coprire i nuovi oneri.
Per questo motivo si suppone che le erogazioni delle prestazioni del cosiddetto “quarto pilastro” del welfare comporteranno il pagamento di un corrispettivo (tipo ticket sanitario) a carico del beneficiario, la cui misura varierà in funzione del reddito.

In un contesto normativo con un simile ruolo predominante assunto dallo Stato, lo spazio di manovra per le compagnie assicurative rimane indubbiamente molto limitato. Ambiti interessanti si prospettano, anche in relazione ai risvolti fiscali, per soluzioni di carattere finanziario quali l’ipoteca inversa, che prevede l’erogazione di un vitalizio per il pagamento delle prestazioni assistenziali contro la cessione della casa alla morte del beneficiario o la restituzione del capitale al finanziatore da parte degli eredi.