Panorama Assicurativo Ania

🇳🇱 Analisi dei mercati

IL MERCATO ASSICURATIVO OLANDESE NEL 2007

De Nederlandsche Bank



La Banca Centrale olandese (DNB) ha pubblicato il rapporto annuale relativo al settore finanziario.

Per quanto attiene il settore assicurativo, è tracciato un bilancio dell’esercizio 2007 caratterizzato da una sostanziale stagnazione del business.

Nel vita il trend di crescita della raccolta si è interrotto, producendo una sostanziale stagnazione rispetto al 2006. La congiuntura ha inciso negativamente sulla domanda delle due principali tipologie di prodotti che caratterizzano l’offerta: da una parte, le polizze legate alla sottoscrizione di mutui – diminuite del 17% nei primi mesi del 2007 per effetto della caduta nella domanda di mutui – e, dall’altra, una minore propensione ai prodotti di risparmio, che ha fatto crollare la domanda di polizze unit-linked (circa –40% nel 2007).
In risposta a tali difficoltà le compagnie vita hanno avviato forti politiche di contenimento dei costi operativi e avviato alcune operazioni di fusione.

Nelle assicurazioni danni, dopo diversi anni di ottimi risultati, nel primo semestre 2007 si sono visti i primi segnali di una inversione di tendenza.
Particolarmente gravi sono state le conseguenze di una tempesta che ha colpito il Paese nel gennaio 2007 e che da sola ha provocato, con 300 milioni di euro, oltre un quinto dei danni che mediamente gli eventi naturali producono in Olanda.
Il ramo principale, l’auto, continua a mantenersi su buoni livelli di profittabilità.

Le compagnie specializzate in coperture sanitarie hanno invece vissuto un 2007 caratterizzato da forte instabilità sia nei rendimenti che nell’operatività. La riforma del settore sanitario – lanciata due anni fa – ha generato forte incertezza sugli equilibri finanziari degli operatori e ha avuto ripercussioni negative sulla solvibilità di alcuni di essi.
Oltre che da considerazioni di carattere finanziario, le incertezze attuali riguardano ancora alcuni aspetti regolamentari inerenti la gestione dei costi delle prestazioni.

Il rapporto dedica infine una sezione ai fondi pensione, sottolineando che sono usciti indenni dalla crisi sub prime, con un’esposizione inferiore al 2% degli attivi.