Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Invecchiamento

EUROPA: PROIEZIONE DELLA POPOLAZIONE A LUNGO TERMINE A LIVELLO REGIONALE

G.Lanzieri


Eurostat
http://epp.eurostat.ec.europa.eu/


In un recente bollettino statistico, Eurostat ha elaborato alcune proiezioni demografiche relative alle regioni europee coerenti con le metodologie internazionali. Per mancanza di dati, sia la Francia sia il Regno Unito sono stati esclusi dall’analisi.

Le proiezioni demografiche di Eurostat non costituiscono delle previsioni, ma si limitano a descrivere uno scenario sulla base dei movimenti della popolazione, di ipotesi sulla fecondità e mortalità, proiettando i trend storici osservati. I risultati regionali coprono il periodo intercorrente tra il 2005 e il 2031 e sono distinti per sesso, età, anno e per regione per i seguenti Paesi: Belgio, Bulgaria, Croazia, Germania, Irlanda, Grecia, Spagna, Italia, Ungheria, Olanda, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Finlania e Svezia.

Secondo il bollettino, la popolazione dell’UE diminuirà da qui al 2030, anche se numerose regioni potrebbero registrare un’evoluzione differente. Delle 197 regioni considerate, comunque, 101 vedranno ridursi la popolazione entro il 2031.

Le proiezioni mettono in evidenza uno schema di crescita della popolazione nell’UE: le regioni dei Paesi del Nord e dell’Ovest dovrebbero vedere la loro popolazione aumentare tra il 2004 e il 2031. Le proiezioni rivelano, poi, delle situazioni contrastanti nei Paesi del sud dell’Europa, con regioni caratterizzate da una forte crescita (sud della Spagna e della Grecia) e altre con una diminuzione nei tassi di crescita come il sud d’Italia e il nord-ovest della Spagna.

La Polonia e i Paesi dell’Europa centrale sono caratterizzati da una serie di regioni in cui la popolazione diminuirà; per i Paesi baltici e per le regioni dell’Europa del centro e dell’est, la riduzione sarà superiore al 10%.

Con l’allungamento della speranza di vita e il crescente numero di persone anziane, la percentuale della popolazione superiore ai 65 anni aumenterà in tutte le regioni dell’UE. In media l’aumento previsto è superiore ad 8 punti. La percentuale di giovani (0-14 anni) dovrebbe ridursi. In media, sull’insieme delle regioni europee, una moderata riduzione della percentuale dei giovani (0-14 anni) di circa tre punti percentuali dovrebbe registrarsi entro il 2031 a causa del basso tasso di fecondità.

La riduzione della popolazione tra 0-14 anni determinerà una diminuzione della percentuale di persone in età da lavoro (15-64 anni) e un aumento del tasso di dipendenza, che dovrebbe passare dal 25% del 2004 al 41% nel 2030.

Tale tasso aumenterà ad un ritmo particolarmente sostenuto nelle regioni della Germania, Austria, nel sud d’Italia, in Finlandia e nella Repubblica Ceca.