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🇪🇺 Indicatori sociali, Indicatori economici

CON L’ALLARGAMENTO A 27 STATI SONO STATI RIVISTI GLI INDICATORI ECONOMICI, DEMOGRAFICI E SOCIALI DELL’UNIONE EUROPEA


Eurostat
http://epp.eurostat.ec.europa.eu



Lo scorso mese di dicembre Eurostat ha pubblicato, in vista dell’allargamento a partire dal 1° gennaio 2007, un insieme di indicatori economici e sociali che tracciano un ritratto dell’UE a 27 Stati e della zona euro a 13 Stati.

Dai dati si evince che con l’allargamento a 27 Stati l’Unione conterà, in base agli ultimi dati demografici disponibili (gennaio 2006), 492,8 milioni di abitanti, di cui 29,3 milioni relativi ai due Stati nuovi entranti (Bulgaria e Romania). L’incremento in termini percentuali è pari al 6% della popolazione UE-25.

Se si considera invece la sola zona dei 12 Stati membri che adottano l’euro, ai quali si è aggiunta dal 1° gennaio la Slovenia, la popolazione risulta essere pari ai 316,6 milioni.

Per quanto attiene agli indicatori relativi alla speranza di vita alla nascita, ai tassi di fecondità e alla mortalità infantile, sulla base dei dati disponibili al 2005, si ha che, con l’allargamento a 27 Stati, la speranza di vita per gli uomini è pari a 75,4 anni mentre quella delle donne è di 81,5 anni, valori questi al di sotto rispetto ai dati previsionali registrati per i 25 Stati membri dell’Unione, in cui il dato si colloca su valori pari a 75,8 anni per gli uomini e a 81,9 anni per le donne.
Si registra un tasso di fecondità stimato, per le donne appartenenti all’UE 27, pari a 1,51 figli per donna, rispetto a 1,52 figli per donna dell’UE a 25. Infine il tasso di mortalità infantile tende a crescere dal 4,5 al 5 per mille con il passaggio all’UE a 27. Nei due nuovi stati entranti il tasso di fecondità è inferiore alla media UE-25.

Con l’allargamento si evidenzia che il tasso di inflazione e quello di disoccupazione tendono a mantenersi stabili, attestandosi rispettivamente all’1,8% su base annua e al 7,9% totale all’ottobre 2006.
Per quanto attiene, invece, al tasso di occupazione, si registra una riduzione del valore dal 64,6 al 64,3% derivante proprio dall’allargamento.