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🇪🇺 Demografia

LE PROIEZIONI DELLA POPOLAZIONE EUROPEA DAL 2005 AL 2051

G.Lanzieri


Eurostat
http://epp.eurostat.cec.eu.int


Lo scorso febbraio l’ufficio statistico europeo ha pubblicato le proiezioni demografiche della popolazione europea dal 2005 fino al 2051 suddivise sulla base del sesso, dell’anno e dell’età per ogni Stato membro.

Le proiezioni della popolazione da parte di Eurostat si iscrivono lungo una serie di scenari di mutamenti demografici basati su delle ipotesi di fecondità, di mortalità e di migrazione.

Queste fanno apparire una bassa demografia nell’UE durante la prima metà del secolo. Secondo l’Eurostat in relazione alle interazioni tra la fecondità, la mortalità e le migrazioni ipotizzate da un lato e la struttura demografica di partenza, dall’altro, il numero dei decessi supererà quello delle nascite e il saldo migratorio positivo non farà che ritardare temporaneamente la bassa demografia. Tuttavia, delle particolari combinazioni dei fattori demografici possono assicurare un aumento della popolazione fino a metà del secolo.

Per l’ufficio statistico europeo la popolazione anziana dei sessantacinquenni aumenterà sensibilmente all’interno dell’UE. Il tasso di dipendenza delle persone anziane (persone di 65 anni rispetto alla categoria delle persone di età compresa tra i 15 e i 64 anni) dovrà raddoppiare. Se nel 2004 c’era una persona inattiva su quattro attive (25%), nel 2050 si passerà ad una persona inattiva su due attive (50%) e i flussi migratori così come le nascite, in questo periodo, riusciranno a compensare solo parzialmente questo processo di invecchiamento.

Per quanto riguarda il numero degli ultra ottantenni, questo sarà destinato a triplicarsi passando dai 18 milioni del 2004 ai circa 50 milioni del 2051 e ciò sarà maggiormente visibile a partire dal 2025, quando, la generazione del baby boom progressivamente invecchierà.

L’Eurostat sottolinea come questo processo demografico interessi tutti gli Stati membri e i Paesi in via di adesione in proporzione variabile.

Lo stesso evidenzia come 12 dei 25 Paesi UE registreranno una crescita della popolazione fino alla fine del periodo considerato dalle proiezioni. Stati come la Francia, l’Irlanda, Cipro, il Lussemburgo e la Svezia registreranno una crescita naturale che sarà più elevata del saldo migratorio. I Paesi dell’Est non registreranno un aumento della popolazione. Infine si evidenzia il fatto che i Paesi dell’area del mediterraneo saranno quelli che saranno chiamati ad affrontare la grande sfida dell’invecchiamento della popolazione rispetto ai paesi dell’area del nord Europa.