Panorama Assicurativo Ania

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LE GARANZIE DI RENDIMENTO MINIMO NELLE POLIZZE VITA. UN CONFRONTO TRA CINQUE PAESI

<br>J.D. Cummins, K.R. Miltersen, S.A. Persson


Social Science Research Network
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Le modalità con cui le polizze vita offrono garanzie di rendimento minimo variano significativamente da un paese all’altro. Uno studio effettua un confronto fra i prodotti diffusi in 5 Paesi, evidenziando i profili di rischio/rendimento per gli assicurati e le implicazioni patrimoniali per le imprese.

Garanzie di rendimento minimo sono presenti nei prodotti assicurativi vita in molti paesi, ma il preciso funzionamento di tali garanzie varia in misura significativa.
Nel Paper sono sviluppati modelli di garanzia di tasso d’interesse tramite la definizione di contratti assicurativi che riflettono le pratiche in essere in cinque Paesi (Danimarca, Germania, Norvegia, Regno Unito, Stati Uniti).
I contratti diffusi in Europa prevedono criteri di distribuzione e di livellamento temporale del surplus piuttosto sofisticati, mentre i contratti tipici negli Stati Uniti sono più semplici e non includono in genere bonus espliciti. I modelli sono posti a confronto empiricamente tramite l’effettuazione di simulazioni.
In condizioni di ridotta volatilità finanziaria, i payoff dei contratti danesi, tedeschi e britannici sono sorprendentemente simili ai payoff offerti dagli indici di mercato. Tuttavia, in condizioni di volatilità più elevata, tali contratti dimostrano maggiore capacità di protezione contro i rischi di downside rispetto all’investimento diretto negli indici di mercato.
I contratti tipici degli Stati Uniti e della Norvegia presentano la minore rischiosità ma anche i più contenuti rendimenti attesi.
In sintesi, i sottoscrittori di polizze vita si trovano di fronte a profili di rischio-rendimento che variano grandemente da paese a paese.
Dal punto di vista dell’impresa assicuratrice, si osserva che il rischio finanziario è maggiore qualora si offrano prodotti analoghi a quelli diffusi negli Stati Uniti e in Norvegia, mentre con i contratti più tipicamente europei si tende a trasferire una quota maggiore del rischio di mercato agli assicurati.