Panorama Assicurativo Ania

🇪🇺 Solvency II

UN PASSO IMPORTANTE VERSO SOLVENCY II: PUBBLICATO DAL CEIOPS IL RAPPORTO SUL QIS3


CEIOPS
http://www.ceiops.org/



Più di 1.000 imprese assicuratrici europee hanno partecipato al 3° studio di impatto quantitativo (QIS3) volto a stimare gli effetti delle nuove regole in corso di definizione nell’ambito del progetto Solvency II: il rapporto del Ceiops dà conto dei principali risultati.

Lo scopo del QIS3, condotto dal Ceiops fra aprile e giugno 2007, è stato quello di:
— ottenere informazioni dal mercato sull’applicabilità e sull’idoneità dei calcoli proposti, nonché delle possibili alternative, per la definizione dei nuovi requisiti patrimoniali;
— avere un’idea dell’impatto che le proposte possono avere sui bilanci delle imprese e sulle loro esigenze patrimoniali;
— ottenere indicazioni sulla correttezza della calibrazione proposta per l’SCR e per l’MCR;
— testare per la prima volta gli effetti delle nuove regole sui gruppi assicurativi.

Hanno partecipato allo studio 1.027 imprese di 28 paesi europei, di cui 330 operanti nel vita, 511 nei rami danni, 28 riassicuratori puri e 158 imprese miste. Si è trattato di un aumento significativo nel grado di partecipazione rispetto al precedente QIS2, cui avevano aderito 514 imprese.

Le principali conclusioni, relativamente all’impatto quantitativo delle regole proposte, sono le seguenti:
— le riserve tecniche tendono a diminuire rispetto ai livelli attuali, in quanto da esse è rimossa la prudenza implicita consentita dal vigente regime, prudenza implicita che va ad accrescere il capitale disponibile;
— a fronte di un aumento del capitale disponibile vi è un incremento ancora maggiore dei requisiti patrimoniali. Il Solvency ratio, ossia il rapporto tra capitale disponibile e il Solvency Capital Requirement (SCR), risulta così più basso rispetto a quello attuale per buona parte delle imprese partecipanti. L’effetto di riduzione del Solvency ratio è evidente nell’assicurazione danni, mentre è più ambiguo per le imprese vita;
— nella media, le norme proposte non comporteranno la necessità, per l’industria assicurativa, di raccogliere capitale aggiuntivo. Tuttavia, le situazioni potranno essere differenziate per le diverse imprese e per i diversi mercati. Dai dati risulta che il 16% delle imprese avrà la necessità di aumentare il patrimonio per rispettare l’SCR; il 2% delle imprese dovrà farlo per rispettare l’MCR.

QIS 3 ha anche consentito al Ceiops di prendere atto di una serie di problemi, sia tecnici sia politici, connessi alle nuove regole proposte. Ceiops ritiene, in particolare, che linee guida di natura politica siano necessarie prima di avviare QIS4 nella prossima primavera, con riguardo ai seguenti aspetti:
— la struttura del MCR. In particolare se esso debba essere un requisito autonomo o se debba essere in qualche modo (ad esempio come percentuale) legato all’SCR;
— il trattamento del rischio azionario nel calcolo del SCR. QIS3 ha testato diverse opzioni, fra cui quella di escludere dal calcolo gli attivi liberi (“free assets”) e quella di correlare l’entità dello stress per il rischio azionario alla duration delle passività dell’impresa, senza che risultassero indicazioni decisive;
— l’approccio alla solvibilità di gruppo, che in QIS3 è stato basato su un riconoscimento limitato degli effetti di diversificazione, con particolare riferimento all’attività svolta nei paesi terzi;
— infine, l’eventuale inclusione dei profili fiscali (che sono diversi da paese a paese) per il calcolo dei requisiti patrimoniali.