INFLUENZA AVIARIA E ASSICURAZIONI
S. Weisbart
Insurance Information Institute
www.iii.org
Un primo studio sull'impatto di un'eventuale pandemia sul mercato americano
L’influenza aviaria ha colpito Cina, dove è stato individuato il primo focolaio, e numerosi paesi del sud est asiatico e dell’Estremo Oriente, affacciandosi in Europa con alcuni casi in Turchia e Romania.
Sebbene all’epoca della sua pubblicazione nessun caso è stato registrato negli Stati Uniti, questo studio prende in esame le conseguenze per l’assicurazione vita di una pandemia in territorio americano.
L’impatto di una pandemia sul settore vita dipende da numerosi fattori, fra i quali
- la coincidenza fra la localizzazione geografica del portafoglio e quella dei focolai;
- l’effetto della pandemia sugli investimenti effettuati dalla compagnia;
- la capacità della compagnia di monetizzare gli investimenti per fare fronte ai maggiori indennizzi da corrispondere;
- i criteri di riservazione adottati;
- la capacità della compagnia di raccogliere capitale aggiuntivo per affrontare la congiuntura.
Sulla base delle proiezioni del Dipartimento della Sanità, lo studio prende in esame due scenari, uno definito “moderato”e uno “grave”.
Il primo considera un evento simile per mortalità alle pandemie che hanno colpito gli Stati Uniti nel 1957 e nel 1958. Il secondo considera un evento con mortalità simile alla pandemia del 1918.
Lo studio formula ipotesi sull’esposizione assicurativa derivante alla luce della diffusione delle coperture individuali e collettive e delle classi di età maggiormente a rischio.
Dall’analisi condotta emerge un impatto assicurativo che il sistema sarebbe in grado di reggere, e che potrebbe produrre dissesti assicurativi solo in presenza di compagnie piccole, localizzate in zone fortemente colpite dalla pandemia e fortemente impegnate nella copertura del rischio.
Gli autori concludono che una tale fase di crisi finirebbe per rafforzare il sistema producendo una fisiologica spinta sulla domanda di coperture vita.