Panorama Assicurativo Ania

🇬🇧 Previdenza

SFIDE E SCELTE PER UNA RIFORMA AMBIZIOSA


Association of British Insurers
www.abi.org.uk


La voce degli assicuratori nel complesso dibattito sulla ristrutturazione del sistema previdenziale britannico

Nel numero di ottobre 2004, Panorama Assicurativo ha proposto il primo rapporto della Pensions Commission, la commissione governativa incaricata di studiare le modalità di riforma del sistema previdenziale britannico.
Il presente contributo è la risposta di ABI, l’associazione nazionale degli assicuratori, a quella prima presa di posizione.

Nel condividere l’opinione che gli interventi da effettuare dovranno mirare a rilanciare la contribuzione volontaria, a riorganizazzare la previdenza pubblica e a rafforzare le politiche finalizzate al risparmio previdenziale obbligatorio, ABI ha ritenuto opportuno rendere nota la propria opinione su alcuni aspetti.

Innanzitutto la contribuzione volontaria è una grande risorsa che ha avuto un ruolo molto importante nei decenni di ciclo economico favorevole. Incentivarla è essenziale, ma questo richiede un mix organico di misure rispetto alle quali l’introduzione dell’obbligatorietà deve essere considerata come l’ultima risorsa.
Questo mix di misure deve guardare in particolare a migliorare la prospettiva pensionistica dei 12 milioni di lavoratori che oggi risparmiano troppo poco o non risparmiano per niente.
Secondo ABI questo obiettivo richiede imprescindibilmente alcuni interventi.
Innanzitutto la riorganizzazione della previdenza obbligatoria quale premessa per la riorganizzazione della contribuzione su base volontaria. Poi, l’aumento dell’importanza dei fondi aziendali attraverso forme di incentivo all’adesione, la previsione di incentivi fiscali per favorire il risparmio previdenziale individuale e l’attivazione di servizi di consulenza previdenziale per permettere scelte più consapevoli al lavoratore in funzione delle opportunità disponibili e delle prospettive previdenziali che lo attendono.

ABI invita inoltre la Pensions Commission a non perseguire politiche di innalzamento dell’età pensionabile del lavoratore, in quanto fonte di disincentivo all’avvio dell’accantonamento del risparmio individuale per fini previdenziali. Preferibile, nell’interesse del sistema, sarebbe invece la previsione di forme di permanenza nel mondo del lavoro una volta raggiunta l’età pensionabile.

ABI infine segnala alcuni obiettivi di breve e lungo termine che ritiene indispensabili per il buon esito della riforma.
Entro il 2010 riduzione del 50% sia della quota di lavoratori che risparmiano troppo poco sia di quelli che non risparmiano nulla in funzione previdenziale. Inoltre è necessario che almeno il 75% dei lavoratori dispongano di un fondo aziendale a cui il datore di lavoro contribuisca almeno nella misura del 5%.
In un orizzonte temporale di più lungo gli obiettivi sono tassi di sostituzione di almeno il 40% per i redditi più elevati e di almeno il 70% per i redditi più bassi.