I PRIMI RISULTATI DELLA RIFORMA PREVIDENZIALE LITUANA
Steven Paulikas
Lithuanian Business Review
http://lbr.neolitas.lt
Lo scorso 1 dicembre si è conclusa la prima fase della riforma previdenziale, un momento cruciale nel cammino di rinnovamento su una delle tematiche più delicate nello scenario politico e sociale della Lituania.
Con il varo della riforma il 4 luglio 2003, il Parlamento ha aperto il mercato previdenziale, prima interamente gestito dallo stato, agli operatori privati. La svolta è stata sostenuta da una situazione socio/demografica caratterizzata da bassa natalità e tendenze all’emigrazione da parte dei giovani lavoratori, che rende preoccupanti le prospettive del vigente sistema previdenziale a contribuzione.
La prima fase di adesione ai piani pensionistici privati ha visto l’adesione del 36,6% della forza lavoro che disponeva di tale facoltà. Per le autorità governative si è trattato di un risultato straordinario, dato che previsioni pessimistiche parlavano di un’adesione fra il 6 e l'8%. Per gli operatori privati si è trattato invece di una occasione sciupata, soprattutto per colpa delle carenze delle campagne informative da parte delle autorità, per arrivare a quote di adesione prossime al 50%.
Si è riscontrata una diversa propensione all’adesione in base all’età del lavoratore: i giovani sono entusiasti, i meno giovani sono molto più scettici soprattutto a causa delle brutte esperienze patite con la crisi che investì il sistema bancario (e i risparmi) all’indomani dell’indipendenza.
Dal lato dell’offerta va segnalato che la parte del leone è stata fatta dalle banche, che hanno potuto sfruttare al massimo la loro presenza territoriale soprattutto a scapito degli assicuratori. Va detto però che a fronte dei numerosi operatori presenti oltre il 60% delle adesioni è stato raccolto da due sole banche.