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CONTRATTI DI GARANZIA FINANZIARIA, REGOLE CONTABILI E RICONOSCIMENTO DELLE QUALIFICHE PROFESSIONALI: LENTO RECEPIMENTO DELLE DIRETTIVE COMUNITARIE


Commissione Europea
http://www.europa.eu.int/comm/index_it.htm



La Commissione Europea, per mezzo del commissario al mercato interno Charles McCreevy, ha avviato lo scorso dicembre quattordici procedure di infrazione nei confronti di otto Paesi colpevoli di non avere trasposto nel loro diritto interno le legislazioni comunitarie in materia di contratti di garanzia finanziaria, di regole contabili e del riconoscimento delle qualifiche professionali.
Per McCreevy questo rallentamento priva i cittadini e le imprese di alcune grandi opportunità per il fatto che il mercato unico permette di generare ricchezza.

La Commissione ha deciso di adire la Corte di Giustizia contro la Grecia, la Francia, il Lussemburgo e l’Olanda per il mancato recepimento della Direttiva 2002/47 che limita il rischio di credito nelle transazioni finanziarie con la costituzione di una garanzia sotto forma di denaro o di strumenti finanziari. Essa rappresenta una misura prioritaria del Piano di azione sui servizi finanziari (PASF) ed elemento chiave della strategia di Lisbona che mira a rendere l’economia europea più competitiva. In Europa le garanzie finanziarie rappresentano un mercato importante con un valore complessivo di contratti in corso valutato in circa due mila miliardi di euro. La garanzia è costituita ad esempio da un valore mobiliare che chi prende a prestito impegna a favore del prestatore al fine di ridurre il più possibile la perdita finanziaria derivante dall’impossibilità di onorare integralmente le sue obbligazioni finanziarie.

La Commissione ha deciso poi di adire la Corte di Giustizia contro la Grecia, la Francia e il Lussemburgo per il mancato recepimento nel diritto interno della Direttiva contabile 2001/65/CE che prevede che tutti gli Stati membri debbano autorizzare o obbligare tutte le società o certe categorie ad applicare il metodo di valutazione del giusto valore a certi strumenti finanziari come gli strumenti derivati ed ha emesso degli avvisi motivati per richiedere a Germania e alla Gran Bretagna di fare la stessa cosa.

La Commissione ha infine adito la Corte di Giustizia contro il Belgio, la Germania, la Grecia, la Francia e l’Austria per il fatto che nessuno dei Paesi sopra richiamati ha comunicato le misure intraprese per l’adozione della Direttiva 2001/19/CE relativa al mutuo riconoscimento delle qualifiche professionali, il cui termine temporale di recepimento era stato fissato al primo gennaio 2003. Questa Direttiva facilita considerevolmente la realizzazione di liste di qualificazioni nazionali che possono formare oggetto di un riconoscimento automatico negli altri Stati membri e riorganizza il funzionamento del sistema generale di riconoscimento delle qualifiche professionali. Fin tanto che questa Direttiva non verrà recepita certi professionisti non potranno espletare la loro attività in altro Stato membro sulla base della qualifica professionale acquisita nel proprio Stato di origine.

Si allega il testo delle Direttive:

2002/47/CE
2001/65/CE
2001/19/CE