Panorama Assicurativo Ania

🇪🇪 Previdenza, Analisi dei mercati, Analisi del mercato, Assicurazione contro la disoccupazione, Assicurazione del bestiame, Assicurazioni, Assicurazioni sociali, Audit urbano, Auto, Catastrofi naturali, Demografia, Distribuzione e intermediazione, Fallimenti Assicurativi, Fondi pensione, Genetica e assicurazioni, Longevità e Previdenza, Long-term care, Mercati emergenti, Nuovi mercati, Nuovi prodotti, Pensioni, Popolazione e condizioni di vita, Previdenza complementare, Previdenza e investimento, Previdenza e mercati, Prodotti, Prodotti ART, Protezione Sociale, R.C. Medica, Rischio, Risk management, Risparmio, Salute, Sanità, Sanità pubblica, Sicurezza Sociale, Sistemi di protezione sociale, Solvency, Strategia di portafoglio, Teoria del portafoglio, Terrorismo, Unemployment insurance, Vita, Vita e Previdenza, Fiscalità, Concorrenza, Previdenza Sociale, Assicurazione contro la non autosufficienza, 11 SETTEMBRE, Assicurazione malattia, Sussidio di disoccupazione, Distribuzione, Conglomerati finanziari, Tutela degli assicurati, Servizi finanziari, Strumenti finanziari, Mercato interno, Premi assicurativi, Concentrazioni

LA RIFORMA DELLE PENSIONI IN ESTONIA: ALCUNI DATI SIGNIFICATIVI


Ministry of Social Affairs
http://www.sm.ee/eng/pages/index.html


Nel 1998, quando si avviò la riforma delle pensioni, l’Estonia optò per un sistema a tre pilastri: il primo di base finanziato dalle contribuzioni pagate dai datori di lavoro a favore dei loro dipendenti e dai lavoratori autonomi. La percentuale di contribuzione è del 33% di cui solo il 20% è destinato a pensione mentre il restante 13% è destinato all’assicurazione sanitaria.

Nel 2003 la spesa pensionistica sul prodotto interno lordo ha segnato una riduzione passando dall’8,6% del 1999 al 6,9%. Per raggiungere il diritto alla pensione di vecchiaia bisogna avere lavorato per almeno 15 anni. Oggi, gli uomini raggiungono il diritto a 63 anni e le donne a 59 anni. Il numero di pensionati nel 2003 è stato pari a circa 371 mila persone, l’80% dei quali riceveva la pensione di vecchiaia e due terzi di pensionati era costituito da donne.

Il secondo pilastro, rappresentato da un sistema di fondi pensione obbligatorio, costituisce il principale supporto alla pensione di base, fornendo un reddito supplementare ai pensionati. Esso rappresenta un piano di risparmio pensionistico con il quale il lavoratore risparmia per la propria pensione contribuendo per il 2% della propria retribuzione con il datore di lavoro che contribuisce per il 4%. L’adesione è obbligatoria per i soggetti nati nel 1983 o dopo mentre è volontaria per tutti coloro che sono nati prima. Al gennaio 2004 ben 354 mila persone avevano aderito al secondo pilastro e il 55% era costituito da donne. Secondo alcune stime, la pensione di base e quella derivante dalla pensione complementare obbligatoria permetteranno di ottenere dal 65 al 70% dell’ultima retribuzione.

Al terzo pilastro volontario, che esiste già dal 1998, si accede tramite l’acquisto di polizze assicurative pensionistiche offerte da compagnie di assicurazione private o tramite fondi pensione privati.

Per incentivare la partecipazione agli schemi pensionistici supplementari sono stati introdotti degli incentivi fiscali: nella fase della contribuzione è possibile dedurre la contribuzione versata nella misura massima del 15% del reddito complessivo mentre per quanto attiene la prestazione, questa è tassata al 10% contro il normale tasso del 26%. In Estonia sono ad oggi presenti sei compagnie assicurative di cui solo cinque dispongono dell’autorizzazione alla commercializzazione di polizze pensionistiche fiscalmente convenienti. All’inizio del 2004 circa 58 mila persone avevano firmato un contratto di questo tipo con una compagnia di assicurazioni.