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Previdenza

I PENSIONAMENTI ANTICIPATI MINANO LA STABILITA' DEI SISTEMI PENSIONISTICI

OECD


In un recente studio pubblicato lo scorso maggio dall’Ocse vengono presi in considerazione gli effetti di un pensionamento anticipato da parte dei lavoratori.

Viene evidenziato come l’età media di pensionamento si sia ridotta in molti paesi dell'OCSE durante i tre decenni passati e le differenze tra i paesi si siano allargate. Invertire questo processo accrescerebbe la partecipazione della forza lavoro e l'occupazione di lavoratori più anziani.

Ciò consentirebbe un riposizionamento delle classi di popolazione più anziane, ponendo freno alla spesa pensionistica pubblica generando al contempo i redditi provenienti dalla fiscalità generale per finanziarla.

La ricerca dell'OCSE dimostra che i sistemi pensionistici pubblici e gli altri programmi di sicurezza sociale (quali l’indennità di disoccupazione, per inabilità o benefici speciali di pensionamento anticipato) rappresentano i motivi principali di pensionamento anticipato.

Lo studio sostiene che questi benefici hanno svolto un importante ruolo nel ridurre l’impiego delle classi più avanzate con l’età in un consistente numero di Paesi europei.

Una rimozione di tali benefici potrebbe fare risalire l’età media di pensionamento incrementando per esempio i tassi di partecipazione della forza di lavoro dei lavoratori più anziani del 15 per cento nella maggior parte dei Paesi europei.