Panorama Assicurativo Ania

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di Daniele Pace

Desidero ringraziare i molti lettori di Panorama Assicurativo. Dopo solo 2 numeri siamo in piena crisi di crescita. Molte e-mail ci forniscono richieste e suggerimenti per mettere meglio a punto il nostro obiettivo originario: offrire un panorama di ciò che si studia e si realizza in luoghi noti e meno noti, vicini e lontani del nostro pianeta, confrontandoci pienamente con la realtà del villaggio globale anche in campo assicurativo; cercando di mantenere l’attenzione per i fatti meno noti e più curiosi unitamente alla segnalazione di studi seri e tecnicamente impegnativi, come cifra originale della nostra pubblicazione. Alcuni lettori ci hanno chiesto di dare più spazio alla lingua italiana per rendere ancora più agile la lettura del giornale, attraverso la traduzione degli articoli ovvero la predisposizione di articoli redazionali. In questo numero troverete un primo, piccolo esperimento di articoli redazionali mentre rimaniamo dubbiosi in merito alla traduzione degli articoli poiché teniamo per la tempestività della pubblicazione. Ci sarebbe molto utile conoscere la Vostra opinione in proposito.
RingraziandoVi ancora per l’accoglienza rivolta a questo esperimento, Vi segnalo in questo numero una notizia su un tema che è al centro del confronto fra il Settore e il Governo: l’assicurazione privata contro il rischio di disoccupazione. Pare che in Danimarca funzioni e abbia come prodotto congiunto anche lo stimolo ai sindacati a modernizzarsi un poco ma sembra che in tutti gli altri paesi dove è stata o è sperimentata, soprattutto quelli scandinavi, non possa essere sostitutiva all’intervento pubblico. Sembra confermato, in sintesi, che la produzione privata di beni pubblici offre guadagni di efficienza al sistema quando si integra con l’intervento pubblico mentre non risulta consigliabile percorrere questa strada se l’obiettivo del Governo è principalmente la riduzione della spesa pubblica.