Statistiche
INPS: PUBBLICATO IL BILANCIO SOCIALE 2012
Bilancio Sociale 2012
INPS-ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE
www.inps.it
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L’INPS ha pubblicato il bilancio sociale 2012, strumento di rendicontazione attraverso il quale l’Istituto intende dar conto a tutti, in un’ottica di trasparenza e chiarezza, degli obiettivi perseguiti e dei risultati ottenuti con la propria attività.
I lavoratori dipendenti privati iscritti all’INPS sono stati nel 2012 circa 12,3 milioni, con una riduzione dell’1,3% rispetto all’anno precedente. I dipendenti pubblici sono stati circa 3,1 milioni, in calo del 4,2%; i lavoratori autonomi 4,4 milioni, in riduzione dello 0,1%.
La spesa per pensioni è ammontata a 261,5 miliardi di euro (l’88,6% del totale delle prestazioni previdenziali), con un incremento del 2% rispetto all’anno precedente. Le prestazioni non pensionistiche (cassa integrazione, contributi figurativi, trasferimenti a invalidi civili) sono stati pari a 34,3 miliardi, con un aumento del 22,4% rispetto al 2011.
Il 2012 è stato il primo anno in cui ha trovato applicazione la riforma Fornero. Le nuove pensioni liquidate sono state oltre 629.700, con un decremento del 7,4% rispetto all’anno precedente.
La spesa per pensioni di anzianità, pari a 4,6 miliardi di euro, ha rappresentato oltre la metà della spesa previdenziale complessiva (9,3 miliardi). L’età media di ingresso al pensionamento di anzianità è stata di 58,8 anni per i privati, 60 anni per i pubblici e 60,4 anni per gli autonomi; per le pensioni di vecchiaia le età sono, rispettivamente, 62,5, 64,4 e 64,6 anni.
Nell’ambito delle prestazioni non previdenziali, la spesa per ammortizzatori sociali (cassa integrazione e contributi figurativi) è aumentata a 22,7 miliardi di euro: in totale, oltre 4 milioni di lavoratori hanno beneficiato di un ammortizzatore nel corso dell’anno.
Le prestazioni per la famiglia, per maternità e per malattia ammontano complessivamente a 12,3 miliardi di euro.
Dal punto di vista dei risultati contabili, l’INPS ha registrato 382 miliardi di entrate (delle quali 208 miliardi come contributi di lavoratori e aziende) e circa 392 miliardi di uscite, con un disavanzo complessivo di 9,2 miliardi di euro.