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Wilma terzo uragano più costoso della storia
Secondo la Risk Management Solutions (RMS), l’uragano Wilma potrebbe guadagnarsi il terzo posto tra gli uragani più “costosi” della storia dopo Katrina e Andrew, con un costo per gli assicuratori che si stima tra i 6 e i 10 miliardi di dollari (tra i 5 e gli 8,5 miliardi di euro). Una stima che tiene conto del fatto che nelle zone colpite dall’uragano, vale a dire lo Yucatan e Florida, in particolare nell’area di Miami, vi erano molti beni mobili e immobili assicurati.
La zona di Cancun non veniva colpita da eventi naturali di tale portata dal 1988, l’anno dell’uragano Gilbert, e nel frattempo sono state realizzate nella zona diverse strutture alberghiere, che sono state colpite dall’ultimo uragano.
Per la Equecat, la stima dei danni si colloca nel range di 2 e i 6 miliardi di dollari (fra 1 e 5 miliardi di euro), sebbene tali valutazioni siano state fatte prima dell’arrivo dell’uragano in Florida, per cui dovranno essere aggiornate. Secondo le stime di AIR Worldwide, anch’esse fatte prima dell’arrivo di Wilma nel territorio statunitense, i danni sono stimabili tra i 6 e i 9 miliardi di dollari (tra i 5 e i 7 miliardi di euro).
Se gli indennizzi delle compagnie si attesteranno sulla cifra massima stimata, allora Wilma confermerà le valutazioni della Risk Management Solution di terzo uragano più costoso della storia.
Secondo Jay Gelb, analista della compagnia Lehman Brothers, tutte le catastrofi naturali del 2005 potrebbero costare alle compagnie di assicurazione americane intorno ai 60 miliardi di dollari (51 miliardi di euro).
Un dato è certo: le catastrofi naturali sono sempre più frequenti e tra 10 fenomeni di tale portata, registrati in questi ultimi anni, 7 sono uragani, per di più originatisi in questi ultimi due anni. Oltre a Wilma, ricordiamo Charley dell’agosto del 2004, Ivan dello scorso settembre, Frances e Jeanne del settembre 2004.
A questi fenomeni se ne aggiungono degli altri di portata minore che tuttavia creano danni notevoli.
Il clima, in buona sostanza, diventa una vera e propria preoccupazione per le compagnie di assicurazione soprattutto con la previsione di un 2006 ancora più tormentato. Gli analisti sono tuttavia positivi in quanto ritengono che le imprese, soprattutto quelle statunitensi che stanno attraversando un periodo positivo, sono comunque preparate ad affrontarne i costi, grazie soprattutto alla riassicurazione.
Ad ogni modo, ci si deve attendere, con questo trend, un aumento dei premi assicurativi!
Per ulteriori informazioni segnaliamo l’articolo “Wilma sería el tercer huracán más costoso”, edito il 26 ottobre 2005 in Diario Financero, www.eldiario.cl.