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”GLOBAL WEALTH REPORT 2020” DI CREDIT SUISSE: L’IMPATTO DELLA PANDEMIA SULLA RICCHEZZA GLOBALE
“The Global Wealth Report 2020” – (Oct. 2020)
CREDIT SUISSE
https://www.credit-suisse.com/rt.html
CREDIT SUISSE - Link al REPORT
È stata recentemente pubblicata la 11a edizione del Global Wealth Report di Credit Suisse, l’indagine annuale sulla ricchezza detenuta dalle famiglie a livello mondiale(1).
La pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto enorme in tutto il mondo e ha colpito la vita delle persone in innumerevoli modi. Come la crisi sanitaria abbia influenzato la ricchezza e la sua distribuzione è l’oggetto specifico del Report.
Credit Suisse peraltro segnala che, considerate le difficoltà nella raccolta del set di dati completo in un periodo molto difficile, si è scelto di pubblicare un'edizione provvisoria del Rapporto, mentre una versione completa sarà diffusa nel secondo trimestre del 2021, con ulteriori approfondimenti in merito all'impatto della pandemia sulla ricchezza globale.
Mentre il 2019 è stato un anno di grande creazione di ricchezza – il cui volume globale è aumentato di 36.300 miliardi di dollari –, si stima che, tra gennaio e marzo 2020, il patrimonio totale delle famiglie sia diminuito di 17.005 miliardi. Da marzo in poi, i mercati azionari sono rimbalzati e i prezzi delle case sono aumentati; i dati disponibili per il 2° trimestre dell’anno suggeriscono che la ricchezza delle famiglie è più o meno tornata al livello della fine del 2019. Una crescita economica inferiore e cambiamenti nel comportamento delle aziende e dei consumatori, tuttavia, si traducono non solo in una perdita di output, ma anche in cambiamenti settoriali che possono frenare l'accumulo di ricchezza delle famiglie per molti anni.
Secondo le previsioni contenute nel Report, la ricchezza delle famiglie si riprenderà lentamente dalla pandemia nel corso del 2021. Tra le grandi economie, solo la Cina dovrebbe registrare incrementi consistenti nel periodo.
Senza la pandemia, la ricchezza globale pro-capite sarebbe aumentata da 77.309 dollari all'inizio dell'anno a 78.376 dollari a fine giugno. Invece, la crisi ha fatto scendere la ricchezza media a 76.984 dollari.
La regione più colpita è stata quella dell’America Latina, dove le svalutazioni valutarie e le riduzioni del PIL si sono tradotte in un calo del 12,8% della ricchezza totale espressa in dollari USA. La pandemia ha stroncato la crescita prevista in Nord America e causato riduzioni in ogni altra regione, eccetto Cina e India. Tra le principali economie, il Regno Unito ha evidenziato la più significativa erosione relativa della ricchezza.
L'impatto mondiale della pandemia sulla distribuzione della ricchezza all'interno dei Paesi è stato limitato, considerate le notevoli perdite di PIL conseguenti alla crisi sanitaria.
In effetti, non ci sono prove certe che la pandemia abbia sistematicamente favorito un'ampia redistribuzione a vantaggio dei gruppi più ricchi a scapito di quelli meno ricchi o viceversa. Sebbene sia troppo presto per valutare appieno l’impatto della pandemia sulla distribuzione della ricchezza su scala globale, è da notare che i dati indicano che la disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza complessiva è diminuita in almeno un Paese chiave: gli Stati Uniti.
Tuttavia, è probabile che si registri un impatto sulla manodopera poco qualificata, sulle donne, sulle minoranze e sui giovani lavoratori, impatto che richiederà particolare attenzione da parte dei responsabili politici. È importante sottolineare che la distribuzione globale della ricchezza cambierà in relazione al differente modello di accumulo da parte delle famiglie nei diversi Paesi e regioni; la Cina sarà, molto probabilmente, tra i Paesi che ne trarranno maggior beneficio.
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(1) Per l’edizione precedente, si veda: “Global Wealth Report 2019 di Credit Suisse: aumenta la ricchezza nel mondo ma la distribuzione rimane ineguale”, in Panorama Assicurativo n. 194, dicembre 2019 (Sezione “NEWS”).
http://www.panoramassicurativo.ania.it/admin/plugin/panorama/view.html?id=41156&est=1