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IL GAP PENSIONISTICO IN EUROPA: REPORT AVIVA
“Mind The Gap. La misurazione del Gap pensionistico in Europa”
AVIVA
www.avivaitalia.it
AVIVA ha pubblicato un report dedicato al tema del gap pensionistico in Europa.
Il vecchio Continente sta invecchiando: si stima che, entro il 2060, oltre un quarto (il 28%) della popolazione europea avrà più di 65 anni.
Le più recenti valutazioni del gap pensionistico (che indica quanto i futuri pensionati dovranno risparmiare in più, ogni anno, per colmare la differenza tra la pensione che prevedono di percepire e le risorse necessarie per mantenere il tenore di vita precedente alla quiescenza) evidenziano che, tra il 2017 e il 2057, aumenterà il numero di coloro che dovranno incrementare il loro risparmio previdenziale per vedere garantito il proprio benessere.
A livello continentale, si stima che sarà necessario risparmiare 2.000 miliardi di euro aggiuntivi ogni anno per colmare il gap pensionistico complessivo: una cifra enorme, pari al 16% del PIL europeo nel 2016.
Il gap pensionistico, in rapporto al PIL, risulta molto elevato in Spagna (17%), Germania (15%) e Polonia (14%), mentre in Italia è più ridotto (circa il 6%).
Dal 2010, anno dell’ultima rilevazione, il gap è aumentato in Spagna, in Irlanda e in Lituania, a causa della riduzione progressiva della previdenza pubblica, della vita media più lunga e di tassi di conversione in rendita che risentono di uno scenario di bassi tassi di interesse.
I gap di Paesi quali Regno Unito e Polonia si sono invece ridotti, a seguito di fattori come l’aumento dell’età pensionabile e del risparmio previdenziale.
Secondo gli Autori del report, i decisori politici dovrebbero favorire la propensione al risparmio previdenziale:
- introducendo meccanismi automatici di adesione alla previdenza integrativa, con contributi del datore di lavoro;
- prevedendo incentivi fiscali duraturi e facilmente comprensibili dai lavoratori.
E’ infine necessario intervenire attraverso iniziative di comunicazione e informazione, insieme a programmi per innalzare il livello delle competenze dei cittadini e migliorare il livello di consapevolezza su questi temi.